Giovanna Candida

Giovanna Candida Giovanna Candida
Milano (MI)

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31/08/2010
Categoria: Pittori

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Opere inserite: 35

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Voti ricevuti: 192 Chi ha votato?


Data di nascita: 02/12/1950
Residenza: Milano - MI
Telefono: 3382367659


Giovanna Candida (Nata a Venosa il 2 Dicembre 1950)
Mix di follia, energia e vitalità, sempre pronta a ricostruirsi e far fronte alle numerose sfide della vita, a nove anni Giovanna si trasferisce con i suoi genitori a Milano. E’ il padre e trasmetterle la passione per l’arte: trascorre le giornate a guardarlo dipingere sul terrazzo di casa e ne resta affascinata. Persona positiva e solare, affronta tutto quello che le accade come un’opportunità. Lavora fin da bambina per dare una mano alla famiglia e riesce a proiettare la sua vitalità in tutto quello che fa.La scuola?
s'impose di studiare la sera dopo il lavoro. 10 in condotta ordinata e compita sul suo banco di scuola,era amta da tutti. Compagni e professori. E così per 8 anni.Lavorava di giorno e studiava di sera.Studiava sul tram. sul lavoro,dappertutto, Lei,doveva sapere conoscere tutto ,anche il più utopico pensiero. Vive il lavoro (anche il più faticoso) come un gioco nel quale crescere e imparare.
Lascia che la sua personalità vulcanica, creativa e pronta ad esplodere resti celata dietro ad una grande timidezza per buona parte della sua giovinezza. Giovanna cresce in fretta cambiando molti lavori, senza però rinunciare a viverli tutti con il consueto ottimismo. A 14 anni si innamora ,di Giorgio, con il quale si sposa il 29 sette,mbre 1969 .Giovanna sembrava andare a fare la comunione anzichè, a celebrare il suo matrimonio.Innammorati da fare invidia,si proposero di mettere al mondo Deborah. Che dire ,!il dono più bello della loro vita.
E’ qui.,dopo aver fatto molteplici lavori quando la sua vita subisce una svolta, all’età di ventisette anni Giovanna cambia nuovamente lavoro e “approda” in un ingrosso di bigiotteria
E’ li che intuisce la forza rigeneratrice dell’Araba Fenice (titolo di una delle ultime opere di Giovanna, dipinta proprio su una delle pareti del Rebelot) : impara a non buttare via nulla, ogni piccolo oggetto o gioiello diventa la “cenere” per un nuovo impulso creativo.Come l’antica fenice rinasce dalle proprie ceneri, più bella e forte di prima, così Giovanna lascia che siano quei piccoli oggetti, le piccole intuizioni a dare vita alle sue opere: è così che nasce “Lo scrigno di Gio”. La sua primissima creazione tuttavia è legata al padre, al quale Giovanna dedica “I girasoli”.
Le sue opere nascono sempre come espressione di una immediatezza e di una ispirazione incontrollabile. Il senso delle composizioni si spalanca davanti ai suoi occhi, rivelandole scorci di vita ed esperienze fatte, solo a creazione ultimata. E’ l’intuizione artistica che la porta ad intravedere in ciò che appare insignificante un mondo nuovo, pronto a parlarle e a raccontare di lei. La creazione le si auto-impone come forza al di la della sua stessa consapevolezza.
Giovanna non si sente un’artista, né una pittrice, nonostante l’amore per le rime e la poesia non si definisce poetessa: è una persona comune mossa da una semplicità e immediatezza che la porta ad esprimersi in ogni modo possibile. Da qui nasce il titolo di questa mostra, che per Giovanna rappresenta la realizzazione di un grande sogno, “Di saper tutto fo’ finta, di saper niente fo’ tutto”.Nei sette anni in cui lavora nel negozio di bigiotteria, Giovanna crea un’opera dietro l’altra, sviluppando tre tele per ogni tema a lei caro. In breve tempo riempie la sua casa di quadri e oggetti, reinterpretati e portati a vita nuova dal suo estro creativo.L’ultimo lavoro che fa prima dell’apertura del Rebelot è la fioraia al cimitero maggiore, proprio li, tra una rosa e un gladiolo, Giovanna incontra, Mario ,(quanto mai)nonché attuale compagno di vita.(ancora per poco E’ il 1996, i due vanno a vivere insieme e due anni dopo da un desiderio comune “nasce” il Rebelot. Ma la tradizione artistica familiare non termina con Giovanna … ci sono due “nuove leve” pronte a darle man forte e a proseguire la passione della nonna, le nipotine Asia (sette anni) e Greta (tre anni): entrambe coltivano la passione per i colori e la pittura, seguendo l’esempio di nonna Gio (nonostante quest’ultima si diverta ad inserire i giochini delle bimbe nelle sue opere piene di fantasia ... trovatele se ci riuscite!

  • I miei fiori
  • Armaghedon
  • Una nuova Luce
  • Trasparenze
  • La mia onda
  • Arlecchino

Commenti sulle opere di Giovanna Candida:

Giovanna, dipinto molto interessante, ma come lo hai realizzato? Olio...acrilico... o???

Brava

Damiano messina

 


commento di Damiano Messina sull'opera Armaghedon - lunedì 08 novembre 2010 alle ore 14:56

Recensione di Daniela Bisin
Amore e desiderio,leggerezza della rosa nei suoi petali sinuosi e teneri e i corpi che nascono come per magia dal cuore odoroso di velluto,stagliandosi con forza e impeto nella definizione del loro richiamo animale.Arte sensuale densa di passione quella di Giovanna Candida,che con eleganza e maestria definisce il rapporto forte dell'artista con la sua parte più intima la rosa simbolo dell'amore il rosso colore della passione creano il centro di un abbraccio oltre che carnale ,spirituale nella comunione dell'anima.Come a dire sei in me oltre la carne.

Come nasce un amore in questo mio sogno^

Ho immaginato  una bellissima rosa,vanitosa,sensuale che si amava a punto tale di far nascere il  suo AMORE

Lei  gli disse: Ti voglio

Seguimi amore mio

non resistermi.

Voglio una notte di passione


Il mio corpo vibra, ti brama


sono assetata di te


Voglio sentire la tua pelle sulla mia

 
Voglio cibarmi di te


Non resistermi, lasciati andare


per una volta ancora, fammi sentire


che sono tua ,che vuoi prendermi ancora


Raccontami di te,riempimi di te


Voglio sentire le tue mani che scavano


nell'oscurità di una dolce libidine


Ti voglio come tu vuoi me


ancora una volta ancora una volta


e poi mille volte.


Voglio sentirti dentro di me


prorompentemente


Voglio sentire il tuo odore di uomo


quando il mo corpo prenderai.


Strappami il cuore come solo tu sai fare


quando sei accanto a me e ti lasci andare

Candida Giovanna




 


commento di Giovanna Candida sull'opera Come nasce un amore - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 17:37

Recensione di Daniela Bisin
Opera di fattura intensamente emotiva,in cui l'autore gioca su toni freddi come per sottolineare il freddo sentire del cuore.
E' una pittura femminile,delicata,ma che arriva con prepotenza a definire il dolore nel viso piangente che si intarvede fra i colori,quasi a dire il mio dolore è occulto,nascosto ai più.
Piango in... silenzio la mia mancanza,con accettazione e senza orgoglio (il fiore che si offre è dettaglio di umile resa),in un amoreaperto pronto a darsi e a ritornare.La maestria dell'artista sta nel dire senza pronunciare suono.In una mesta latitanza di concetti troppo eclatanti a sottolineare che il vero amore,si fa cielo e re spiro senza mai negare la verità.
Giovanna Candida è un'artista profonda e sensibile che definisce con pochi tocchi essenziali la personificazione di un sentimento vitale per ognuno e descrive nel suo stile l'esserci e il desiderare.


Lontano................ Dentro al cuore

Nel
silenzio
riscoprirò
il pudore
delle parole
spezzate
gementI
esposte
e derise
Le coprirò
con il lembo
leggero
del mio sentire
lasciando
che scorrano in me
come
torrente
che consuma.
Respirerò
il mio bene
conteplando
il cielo
fuggendo
lo sguardo
oltre
un volo negato
Non smetterò
di amare.
Non smetterò
di amarti.
 

Poesia di Daniela Bisin


commento di Giovanna Candida sull'opera Lontano dentro il cuore - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 17:40

Ogni vita

Opera di Giovanna Candida
Recensione

Questo quadro riassume tutta una filosofia di vita,in una società che a oggi ancora conserva un atteggiamento di difesa dalla morte,c'è il sentire ogni attimo di vita come un dono ,una perpetua rinascita nella volontà di non essere morti per paura di esserlo.Si aggredisce la vita con forza e passione donando a chi si ama forse poche gocce ancora della nostra essenza ,ma gocce di alta densità che sapranno accompagnarci per una o più vite in una concezione dell'amore che supera ogni fine,ogni limite umano.perchè per l'artista ciò che conta è vivere oggi con coerenza e consapevolezza tutto l'amore del mondo.


Daniela Bisin

 

 


Un falco
Supremo sogno

 


quello di una vita

normale

per chi

ha poca sabbia ancora

da scorrere

veloce

da un buco senza rovescio

 


e ti appigli al vento

al fulmine


e vorresti

che ti scuotesse

a portati via

 

 

nell'attimo

estremo del bene

e del desiderio.


Finire

nell'unico modo

 


che ti renda

di nuovo uomo

 

senza dover

raccogliere

le tue lacrime

 

 


e conservarle

per chi

avrebbe voluto

averti ancora

 

nell'oblio di quel

che tu vorresti

essere ora
un falco

senza limiti

a ghermire

la vita.


Daniela Bisin
 


commento di Giovanna Candida sull'opera Un Falco - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 17:43

La mia anima ribelle di Candida Giovanna


Recensione di Daniela Bisin

La luna è femmina con i suoi repentini ed eclettici umori. Essere animale che offre al cambiamento ogni possibile forma. La forma irreale e compiuta della creazione. E' immagine e luce, volo e immobile totem. Il colore invade come un rampicante infestan...te, ma non riesce a sommergere la donna luna che spicca nel caleidoscopico orizzonte della vita. E' il simbolo di un femminino carico di sensi e istinto, ma lo sguardo volto in prospettiva ci rivela il luogo di una speranza infinita, fatta di sensibilità e concretezza, rivelando il gioco forte di un dogma eterno quello della rinascita spirituale, che trova forza e consistenza nell'essere donna, da sempre..


commento di Giovanna Candida sull'opera La Amina ribelle - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 17:47

IL TEMPO NELL'UNIVERSO
Opera di Giovanna Candida Recensione di Andrea Iaia

Sono i colori del mare che esplodono alla preghiera di una fanciulla. Infatti, a sinistra, tra la curva dell'angolo blù, vi è una fanciulla dal colore celeste inginocchiata che prega. Si intravedono i capeIli ed il corpo genuflesso. Il violino rappresenta la musica divina, e nella cassa del violino ci sono i segni della chiave musicale che è anche la chiave di apertura negli spartiti musicali e cioè il "SOL". La preghiera è diretta al Divino, dove appunto il mare esplode con tutta la sua forza per salire al cielo.


Lirica dedicata all'Opera


La chiave della vita Sale dal mare la musica del cuore.
Dal profondo degli abissi riaffiora come incanto
la chiave di un violino.
Ed è magica soltanto la nuvola che il sol confonde
nei cieli settembrini.
Sarà acqua o sarà vento? il canto di una bimba però
non è mai un lamento. Il cielo sembra distante,
ma comincia a colorare il ventre della terra.
Lo vuol fare come il mare, azzurro come il cielo,
ma l'ombra ha i suoi veli e la chiave attira il sole.
E allora nasce una preghiera, e dimmi: in chi speri?
E' tempo di suonare, ma la musica è diversa.
E' tempo di sperare ma se nasce dal mio cuore,
è tempo di capire, che la preghiera mai non muore.
Ed esplodono i colori nell'infinito di questo cielo,
è la chiave di uno scrigno che ...........................
nel Mondo ha aperto un velo.

Il temopo non muore mai
Rivive nei ricordi

 


commento di Giovanna Candida sull'opera Il tempo nell'universo - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 17:56

La mia prima mostra

Rebel la mia prima vittoria

 

 

Non sapevo ci fosse una giuria e una premiazione, conoscendomi noon ci sarei andataNon amo gareggiare e comperetere Ma inaspettatamente: Rebel Rebel una chitarra elettrica che mai avrei gettato tra le macerie  rinasce proprio come L'araba Fenice

 

 

 

 

Poesia scritta per poterlgli dare un giorno le note


Sola, Sola, Sola
Sono sola e mi accompagno
come un mendicante stanco
Nella notte trovo pace
del silenzio si discute
L'entusiasmo che mi assale
lo compensa questo amore
Disattenta son sorpresa
da un'immagine reale
e' la luce immortale
che fa' scempio del suo tempo
I ricordi sono tanti
ma i piu' belli sono quelli
che ritrovo nel sorriso di chi m'ama
Disattenta son sorpresa
da un'immagine reale
E' la luce immortale
che fa' scempio del suo tempo
Razza mista si confronta
per imporr la sopravvivenza
I ricordi sono tanti
ma i piu' belli sono quelli
che ritrovo nel sorriso di chi m'ama
Nell'abisso del suo eterno
trovo pace nel suo immenso
Una voce insicur
una mano che mi aiuta
Non lasciarmi alla deriva
Grido....Salvami la vita
I ricordi sono tanti
ma i piu' belli sono quelli
che ritrovo nel sorriso di chi m'ama
Oggi tu sei il mio presente
E' un messaggio Onnipotente

 


Sola,Sola,Sola..........

 


 


commento di Giovanna Candida sull'opera Rebel Rebel primo premo alla mia pprima mostra - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 18:00

Giovanna D'Arco

Vederlo e pensare alla forza indomita del tuo animo è stato tutt'uno..Giovanna e l'arco,tensione forza precisione nei propri obiettivi,tenacia e potenza.Un'autoritratto dell'anima,di quell'anima di luce che hai e che ci regali in ogni tua interpretazione della vita e del sentimento.Sei un segno di quella volontà di rinascita e bellezza a cui tutti propendiamo.Punto di riferimento di vitalità e bontà.Daniela Bisin

 

Sara Galea
In questo dipinto traspare l'energia del tuo cuore, forte, fluente, invincibile, e colma di amore per la tua vita, amore che è divenuto il tuo scudo, energia vibrante e manifesta, che fluisce gentile, ma potente, che immortale ti ha avvolto di quel potere … che ora mai non ti potrà più abbandonare, l'amore di te, che per te permea, e lambisce il tuo corpo di vigore creativo, suadente, amabile e che, generoso, si lascerà catturare dalla tua esistenza, per sentirne il dolce respiro tra i capelli, la carezza sul cuore del tuo essere, lì dove un giorno il nutrimento ti giungeva amorevole dal grembo materno.… In questo dipinto la vita in movimento, la tua di te Giovanna D’Arco, dolce Guerriero di luce, strumento unico e gentile di una forza, che ora mai ti stringe tra le sue ali per estasiare la tua anima …In questo dipinto hai scritto ciò che vuoi per te … la vita.

 


commento di Giovanna Candida sull'opera Giovanna con l'arco - mercoledì 10 novembre 2010 alle ore 18:11

il cuore è il filtro dei nostri sentimenti, è il polmone dell'anima.


commento di Orofino sull'opera Lontano dentro il cuore - venerdì 03 dicembre 2010 alle ore 11:49

venusia-gio.blogspot.com/2010/02/carnevale-in-piazza-san-marco.html


commento di Giovanna Candida sull'opera Carnevale in piazza San Marco - domenica 05 dicembre 2010 alle ore 22:46


Il Carnevale in Piazza San Marco.
Recensione di Andrea Bovi
I colori sono l'espressione più vera e più natuarle, la parte viscerale che ognuno di noi può esprimere semplicemente come nel vestirsi e nel truccarsi. Il carnevale rappresentato è questo.Mascherare con colori. I volti la realtà dei nostri volti. I colori impastati intrecciati armonicamente e ben distribuiti non significano altro che questo; come dal buio di un sacco tirare fuori i colori più vivi e allo stesso tempo più naturali per un carnevale che si divide fra terra e cielo, dove l'uomo a capo di una campanile sostituendosi alla croce è sempre padrone, con un'altra figura o entità proveniante dall'alto (quasi un fuori campo valido per ogni religione sia cristiana, ortodossa, mussulmana) che supervisiona il buono e il cattivo.
Il buono che rappresentato dai colori destinato a popolare e colorare la terra; mentre il mare, l'acqua simbolo di vita con il suo colore vivo puro e celestiale buono per i buoni, e severo con i poco rispettosi è sempre pronto come il diluvio universale a ripulire e salvare la terra dal male.

 

 

 

 

 

Recensione di Andrea Iaia
"L'artista ha messo in evidenza i 2 mori, la campana e l'orologio che rappresentano i 4 punti cardinali della terra caduti in acqua. L'acqua è simbolo di una nuova rigenerazione, per cui, vede un mondo senza barriere, purificato dal fatto che tutti siamo uguali e indossiamo solo maschere durante la vita. Il campanile ha la punta rivolta in alto, dove, invece della Croce cristiana simboleggia un volto. Ecco: l'artista vede, almeno per un periodo di grazia, quale appunto il carnevale, un mondo senza croci e sofferenze, ma pieno di allegria e felicità.
La vittoria del bene sulla quotidianità del male che non può più avere voce e nè battere il tempo con i rintocchi delle ore.

 

POESIA


Il carnevale


Son caduti i quattro punti cardinali...


sotto un vento forte


di magia e maestrale.


Son caduti insieme ai sogni


di rinchiudere in uno scrigno


il bene senza inganni.


Son caduti per mezzo di una spada


mezza dotta e metà pirata


di una lega fatta a coriandoli e risate


per innalzare al vento


un nuovo bastimento.


Coriandoli verdi


per la speranza del mondo,


per chi vuol navigare


e non vuol andare affondo.


Coriandoli bianchi


per tutti gli innocenti


che hanno fame e son perdenti.


Coriandoli rossi


per chi ha provato a saltare il fosso


e si è fatto già del male.


Ma questo è il carnevale,


una torre senza punti cardinali,


senza un orologio che batte il tempo


e nè campane


dove tutti siamo uguali


insieme al bene e senza il male.


Andrea Iaia

 

 

 


Recensione di Daniela Bisin


Il Carnevale in Piazza San Marco lo considero una delle più belle opere di Giovanna Candida per freschezza e simbolismi.E' un'immagine che molto la descrive nel suo essere caleidoscopicamente ricca di cromatismi,una personalità eccentrica ...e vivacissima,che però è una maschera che nasconde un'elevazione spirituale densa e profonda ricca di simboli come questo campanile che sorge dalle acque nell'ascesi al cielo in una naturalezza epifanica che è tipica di Candida.Come a reiterare che la nostra natura umana è un involucro di fallace e di menzognera immagine,una maschera appunto,che però riesce a far si che la nostra profonda natura si innalzi e esploda..come i colori magnifici di questo quadro..decisamente contagioso l'allegro sfavillio di mille colori che rallegrano il cuore
 


commento di Giovanna Candida sull'opera Carnevale in piazza San Marco - domenica 05 dicembre 2010 alle ore 22:47

Nonna ma tu li hai gli occhi dell'immaginazione?
Certo che li ho
Anche io nonna li ho gli occhi dell'immaginazione,ho chiuso gli occhi è ho immaginato una nuvola a forma di scala..
Questa immaginazione della mia nipotina Greta di 4 anni e mezzo,mi ha donato una bellissima emozione


Io guardo sempre le nuvole e anche se nonna, chiudo gli occhi e immagino....

In questa tela infatti ho realizzato l'immaginazione di Greta,quando ha chiuso gli occhi è ha visto una nuvola a forma di scala
 


commento di Giovanna Candida sull'opera l'Immaginazione di Greta - domenica 05 dicembre 2010 alle ore 22:51

IL TEMPO NELL'UNIVERSO
Opera di Giovanna Candida Recensione di Andrea Iaia

Sono i colori del mare che esplodono alla preghiera di una fanciulla. Infatti, a sinistra, tra la curva dell'angolo blù, vi è una fanciulla dal colore celeste inginocchiata che prega. Si intravedono i capeIli ed il corpo genuflesso. Il violino rappresenta la musica divina, e nella cassa del violino ci sono i segni della chiave musicale che è anche la chiave di apertura negli spartiti musicali e cioè il "SOL". La preghiera è diretta al Divino, dove appunto il mare esplode con tutta la sua forza per salire al cielo.


Lirica dedicata all'Opera


La chiave della vita Sale dal mare la musica del cuore.
Dal profondo degli abissi riaffiora come incanto
la chiave di un violino.
Ed è magica soltanto la nuvola che il sol confonde
nei cieli settembrini.
Sarà acqua o sarà vento? il canto di una bimba però
non è mai un lamento. Il cielo sembra distante,
ma comincia a colorare il ventre della terra.
Lo vuol fare come il mare, azzurro come il cielo,
ma l'ombra ha i suoi veli e la chiave attira il sole.
E allora nasce una preghiera, e dimmi: in chi speri?
E' tempo di suonare, ma la musica è diversa.
E' tempo di sperare ma se nasce dal mio cuore,
è tempo di capire, che la preghiera mai non muore.
Ed esplodono i colori nell'infinito di questo cielo,
è la chiave di uno scrigno che ...........................
nel Mondo ha aperto un velo.


 


commento di Giovanna Candida sull'opera Il tempo nell'Universo - domenica 05 dicembre 2010 alle ore 23:03

OK ! dopo aver visto i tuoi dipinti, voto questo perché rappresenta la donna, secondo, perché o visitato i luoghi dove Giovanna D'arco a vissuto, mi sembra molto astratta ma va bene lo stesso, complimenti e buon lavoro, Buon Natale Ciaoooooooooooooo


commento di Aro Cartglia sull'opera Giovanna con l'arco - sabato 18 dicembre 2010 alle ore 22:41

Non esageriamo!!  Non credo dovresti nasconderti, quest' opera per esempio, e la tua lirica, sono molto belli, come il tuo sentire. Penso che ogniuno di noi debba dare il meglio di sè al di là di tutto, delle critiche e di tutto, perchè nessuno è uguale a noi e abbiamo sempre qualcosa da dare agli altri.   Stefania


commento di Stefania Cattapan sull'opera Il tempo nell'universo - domenica 19 dicembre 2010 alle ore 17:24

Il mio Corvo
Il mio ultimo Lavoro.
Perche?
Perchò ho scelto questo soggetto?
Tutto nasce dall'amicizia su Facebbok con un amico il quale Nick è "IL CORVO"
...Il Corvo si presenta me come una persona a modo, sensibile,educata e dolcissima,tanto che mi sono affezzionata tantissimo. Giorno dopo giorno legeggendo i suoi stati e osservando la foto del suo profilo(che metterò presto)mi sono messa a fare ricerche sul Corvo Uccello e sul Corvo Film
Quando ne parlavo con alcune amiche/i, mi dicevano.Ma proprio il corvo che porta iella?
Dopo aver letto di qua e di la sono arrivata alla conclsione che il Corvo e' un'animale dolcissimo e che si prende cura dell'uomo. Nutrendosi di carogne egli conosce bene la morte, quindi avverte i pericoli e ci mette in guardia. Il Corvo, una leggenda dice che era bianco . Nei giorni lontani, quando la terra e la gente su di essa erano state create da poco, tutti i corvi erano bianchi come la neve.
In quei tempi antichi la gente non aveva ne cavalli, ne armi da fuoco, ne armi di ferro.
Tuttavia si procurava cibo , a sufficienza per sopravvivere cacciando il bufalo.
Ma cacciare i grossi bufali a piedi con armi che avevano punte in pietra era duro, aleatorio e pericoloso.
I corvi rendevano le cose ancora più difficili per i cacciatori per che erano amici dei bufali.
Librati alti nell'aria, vedevano tutto quello che succedeva nella prateria. Ogni volta che notavano dei cacciatori avvicinarsi ad una mandria di bufali, volavano dai loro amici e, appollaiati tra le loro corna, davano l'allarme:
" Caw, caw, caw, cugini, stanno venendo dei cacciatori. Stanno avanzando furtivamente attraverso quella gola laggiù. Stanno salendo dietro quella collina. State attenti! Caw, caw, caw! ".
Allora, i bufali fuggivano in disordine, e la gente soffriva la fame.
La gente tenne un consiglio per decidere che cosa fare.
E bene, tra i corvi ce n'era uno veramente enorme, due volte più grosso di tutti gli altri. Quel corvo era la loro guida. Un vecchio e saggio capo si alzò e diede questo suggerimento " Dobbiamo catturare il grosso corvo bianco ", disse, " e dargli una lezione. O farlo o continuare a soffrire la fame ".

Portò fuori una grande pelle di bufalo, con la testa e le corna ancora attaccate. La mise sulla schiena di un giovane coraggioso, e disse:
« Nipote, insinuati tra i bufali. Penseranno che tu sia uno di loro, e potrai catturare il grosso corvo bianco Camuffato da bufalo, il giovane strisciò tra la mandria come se stesse pascolando.
Le grosse bestie pelose non gli prestarono nessuna attenzione. Allora i cacciatori uscirono dall'accampamento dietro di lui, con gli archi pronti. Come avvicinarono alla mandria, i corvi arrivarono volando, come al solito, dando l’allarme ai bufali:
"Caw, caw, caw, cugini, i cacciatori arrivano per uccidervi. Fate attenzione alle loro frecce. Caw, caw, caw!"
e come al solito tutti I bufali fuggirono via in disordine : tutti, cioè , eccetto il giovane cacciatore camuffato sotto la sua pelle pelosa, il quale faceva finta di continuare a pascolare come prima.
Allora il grosso corvo bianco venne giù planando, si appollaiò sulle spalle del cacciatore e sbattendo le ali disse :
" Caw , caw , caw , sei sordo, fratello? I cacciatori sono vicini , appena sopra la collina . Mettiti in salvo !" .
Ma il giovane coraggioso si allungò da sotto la pelle di bufalo ed afferrò il corvo per le zampe .Con una corda di pelle grezza legò le zampe del grosso uccello ed allacciò l’altro capo ad una pietra. Per quanto si dibattesse , il corvo non potè fuggire.
La gente sedette nuovamente in consiglio : " Cosa ne dovremo fare di questo grosso uccello cattivo , che ci ha fatto soffrire cento volte la fame?".
" Lo brucerò all’istante!" rispose un cacciatore arrabbiato, prima che qualcuno potesse fermarlo, tirò via con uno strattone il corvo dalle mani di quello che l’aveva catturato e lo ficcò nel fuoco del consiglio, corda , pietra e tutto quanto .
"Questo ti servirà di lezione" , disse.
Naturalmente la corda che teneva la pietra bruciò quasi subito, ed il grosso corvo riuscì a volare via dal fuoco.
Ma era malamente bruciacchiato , ed alcune sue penne erano carbonizzate . Benché fosse ancora grosso , non era più bianco .
" Caw , caw , caw , " gridò , volando via più velocemente che potè :" Non lo farò mai più , non darò più l’allarme ai bufali , e così farà tutta la nazione dei corvi . Lo prometto! Caw , caw , caw "
Così il corvo fuggì. Ma da allora tutti i corvi furono neri.
Mostra tutto


commento di Giovanna Candida sull'opera Il mio Corvo - martedì 28 dicembre 2010 alle ore 17:31

Brava, mi piace.

Sarebbe necessario vederlo frontalmente.

Ciao

Damiano


commento di Damiano Messina sull'opera Atlantide - martedì 04 gennaio 2011 alle ore 09:28

 Veramente originale,ho letto la descrizione del tuo quadro ed è tutto vero. Tecnica mista come?Quali materiali hai usato?.......Dimenticavo auguri di Buon Anno.


commento di Giancarlo Turchini sull'opera Il mio Corvo - martedì 04 gennaio 2011 alle ore 12:23

 

 

 

 


Giovanna Casndida dice:

"Ho immaginato un'entità, che crea l'Universo; ( LA TERRA)

Dalla luna nasce la donna (L'entità l'ho rappresentata come un

grande uccello che viaggia su un disco volante .(sono pensieri scaturiti da cio che in questo periodo sento.)Non si faltro che parlare di UFO allora ho pensato ; visto che credono piu' agli ufo che al Creatore Dio Onnipotente mettiamogliela in questo modo.
In alto a destra,ho rappresentato un grande archivio, un grande libro(,Leggi
divine ) La Bibbia.?
L'Uomo attraverso IL SUO VIAGGIO TERRENO conoscerà,scoprirà,

studierà,imparerà. E Seguendo queste leggi,sceglierà di seguire il bene o il male

(Riuscirà?) .Immagino e spero che durante questo percorso l'uomo arrivi

attravervo la conoscenza a poter prendere la chiave per aprire la porta

che condurrà nella Casa del Sapere.
(cìò che scenziati, studiosi da secoli cerca con ogni mezzo artefatto

di inventarsi una teoria , senza sapere che tutto; E' scritto)

Solo la fede e l'amore Universale porterà l'uomo a vivere nel bene sconfiggendo una volta per tutte il male; e con esso le sofferenze e la morte."


 


commento di Giovanna Candida sull'opera Luna nella Luna - venerdì 07 gennaio 2011 alle ore 09:22

Trasparenze

 


Trasparenze


L'opera rappresenta un bambino mai nato che all'improvviso decide di rompere lo specchio dell'ipocrisia e di nascere al mondo. In effetti, a sinistra, sotto il pezzo di triangolo bianco, si nota un occhio nero. Lo stesso occhio destro è presente lievemente appena sotto il triangolo rosso. E giù in basso, si distingue il mento nel pezzo celeste. Nel piccolo triangolo bianco a destra, sotto quello rosso invece, c'è un ghigno, un sorriso beffardo. Trasparenze, significa che l'immagine, fin'ora rinchiusa vuole uscire per essere un'anima a tutti gli effetti.

 

Trasparenze nasce da questa immagine

 

Alberto era innamorato di questa foto solo ora capisco il perchè.Non è una foto sconcia e neppure una foto che vuole apparire sexi o intrigante,no sono proprio io così nella mia trasparenza reale ,dove esprimo l'amore d'amarmi.Dai dammi un tema:"Trasparenze mi dice"Prendendo la tela tra me pensavo :" come la la posso raffigurare la trasparenza?

 

 

 

 

 

Trasparenze

 


Al di là delle immagini vorresti fermare il tempo

nel limbo delle speranze.E delicato, catturare il mondo

nel suono delle trasparenze.Lucida e carnale follia dove le ali son cadute,

e tu non sei mai stata mia. Mi hai rinchiuso in uno specchio,

e dimenticato in un passato. Lucida e banale ipocrisia,

dove il tempo non mi appartiene e per te non son mai nato.

Mi hai dipinto in una storia, e colori i miei anni

al passaggio degli inganni. Ma nel rincorrere gli affanni

lo sai bene che l'amore poi non viene. E la vita passa in fretta

e non cade mai la stessa pioggia. E le pagine del cuore hanno un vento più selvaggio.

Frantumerò questo vetro e rinascerò bambino. Attraverserò i sogni nel meridiano di un sospiro.

E tu sarai pronta nella notte della pace

dove il sole in controluce nell'anima ti seduce

 


Andrea Iaia

 


commento di Giovanna Candida sull'opera Trasparenze - martedì 11 gennaio 2011 alle ore 22:06

Una nuova luce nella luce
Una nuova luce nella luce
Una luce che agita particelle atomiche,nella frenetica corsa dell'energia pura dello spirito.Un salto attraverso un portale che ci conduce alla visione totale dell'uomo,non più contenitore,ma contenuto...energia libera,libero spirito.
tu sei la mia luce sgrinfia!!

Tu sei la mia luce


E tu la mia
 


commento di Giovanna Candida sull'opera Una nuova Luce - martedì 11 gennaio 2011 alle ore 22:13

Frammenti di vita
Recensione di Andrea Iaia

In quest'opera, l'artista Candida Giovanna vede i frammenti di vita, come cocci rotti e sparsi nell'assoluto, dove i misteri dell'essere umano passano attraverso gli elementi della natura, e dove il vento e il sole asciugano le lacrime delle esperienze. L'artista pone una riflessione all'uomo, e gli dice: è vero che devi passare attraverso questi elementi per crescere, ma è anche vero, che senza di te, questi elementi non esisterebbero. In poche parole, il buio, l'incognita e la paura di attraversare il tempo non esiste senza l'uomo.
 

Framenti di vita

Cocci di attimi
che guardano il sole


mentre piangono l
acrime amare


tra il sangue che pulsa
e il carminio d'amore.


Istantanee di ciglia
truccate e nascoste


per nascondere
un volto rigato


in un giorno che attende
che fermenti il suo mosto.


Solo i bagliori diventano riso,
accendono un fuoco
per alimentare un sorriso
e lasciano scie e vapori di fumo,


per nascondere segreti
da non dire a nessuno.


Frammenti di vita,
e il buio assoluto scompare
nella rosa dei venti,
nelle albe innalzate


e nei tramonti allo specchio,


dove nel mare rinasci,


e percorri la vita


come quella di un pesce.


A volte fai un salto,


e a volte rimani impigliato,


ma le mani sono aperte


per accogliere l'infinito.


E solo il buio


è l'amico segreto del cuore,


dove nascondi


le parole più dolci


per la vendemmia del sole.


Ma cos'è una notte senz'amore


senza i frammenti di vita di un fiore?


Senza quel dono il buio non esiste,


per questo, a volte sei bella,


e a volte sei triste.

 


commento di Giovanna Candida sull'opera Frammenti di vita - mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 22:08

molto bela complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


commento di Doriano sull'opera Il mio Gesù - giovedì 13 gennaio 2011 alle ore 15:55

Arlecchino

In questa nuova opera Giovanna Candida si ritrova a suo agio,infatti non a caso ha scelto per l'imminente Mostra;Il cui tema è: "IL CARNEVALE": Arlercchino.

Il personaggio più conoscuto del carnevale,ma anche il più burlone.

Infatti Arlecchino ama la compagnia di comici,saltimbanchi e acrobati,sempre pronti a divertire la gente.

Ha un carattere stravagante e scapestrato. Ne combina di tutti i colori,ma non è uno stupido,magari un ingenuo,talvolta forse un po' sciocco,ma ricco di fantasia e immaginazione.

E' sempre nei guai,ma se la cava spesso, perchè dotato di educazione e rispetto,dolcezza e simpatia. Giovanna Candida ha spesso usato colori vivaci per le sue molte opere,quale tema migliore del carnevale per esprimere tutta la sua gioia ed allegria!
 


commento di Giovanna Candida sull'opera Arlecchino - martedì 18 gennaio 2011 alle ore 11:19

 genere bello da vedere, molto accattivante. Complimenti, mi sono permesso di analizzare un po la tua opera che mi è piaciuta molto. Un saluto


commento di Giannone sull'opera Il non muore mai - martedì 18 gennaio 2011 alle ore 12:43

L'Esoterico di Giò

Ogni artista cioè colui che sceglie la strada del colore, all’inizio del suo cammino nella materia, esprime le sue conoscenze attraverso il mondo della rappresentazione grafica.
Ogni artista quindi estrinseca, dipendentemente dalle innumerevoli o non esperienze vissute nella materia ciò che è parte del suo essere: ciò può portarlo già fin da molto piccolo ad essere un bravissimo artista oppure uno pessimo ma che nei millenni potrebbe divenire un artista geniale.
L’artista Giovanna dimostra in questo quadro la sua estemporaneità primordiale.
Come si potrà notare la tecnica è piuttosto grezza si vede che non vi è una scuola condizionante l’espressività ma in questa sua libertà ha espresso quanto di esoterico è dentro al suo essere.

Esaminando il collage troviamo: un orecchino che simboleggia le donne che nelle prime rincarnazioni sono alla mercè di chiunque ed usano orecchini dorati per attirare l’attenzione sulle loro morbide movenze;
la catena simbolo delle vite che si susseguono collegate l'una all'altra ma anche simbolo della schiavitù a cui in genere le donne per amore si sottomettono: nel mezzo del quadro vi è un drappo rosso simbolo della morte che segna la fine di un periodo per iniziarne un altro in un diverso periodo storico ed infatti la catena appare come fluttuante in cielo.
i tarocchi simboli magici ed esoterici che se interpretati correttamente possono indicare i passaggi importanti delle vite ed il percorso nella materia
luna :che per la donna simboleggia la fertilità
in alto dentro la catena una croce che rappresenta la trinità il corpo, l’anima e lo spirito simbolo anche in alcuni arcani maggiori simbolo esoterico usato anche da Cristo per indicare che ci si Illumina solamente quando si raggiunge la consapevolezza della propria trinità.
Il giglio accanto alla rosa simboleggia la purificazione insita nella rinascita e nell’evoluzione spirituale che una nuova vita comporta.
In un angolo secondario del quadro soffuso di simboli come ad indicare il cammino che ogni entità femminile si vive nella materia vi sono delle mani dorate che sorreggono dei tarocchi simbolo questo delle capacità intrinseche delle donne di interpretare per le loro capacità medianiche il significato della vita.L'esoterico di Giò
 


commento di Giovanna Candida sull'opera L'esoterico di Giò - martedì 18 gennaio 2011 alle ore 13:49

Grazie Giannone Permettiti pure anzi  fallo sempre

hAI  VISTO ANCHE REBEL REBEL

 LEI  HA VINTO IL PRIMO PREMIO  ALLA MIA PRIMA MOSTRA  SE VAI  NEL MIO  BLOG LA VEDI  MEGLIO


commento di Giovanna Candida sull'opera Il non muore mai - martedì 18 gennaio 2011 alle ore 14:11

CI PROVERO'  L'HO TOTOGRAFATO  COSI' PER RENDERE  MAGGIORMENTE  L'IDEA  CHE  STAVA PER ESSERE SOMMERSA  DALLE ACQUE


commento di Giovanna Candida sull'opera Atlantide - martedì 18 gennaio 2011 alle ore 14:23

 Originale e bello,mi piace tanto.

Un saluto Giancarlo


commento di Giancarlo Turchini sull'opera Il tempo nell'Universo - domenica 06 febbraio 2011 alle ore 09:44

Nell'oceano della vita miliardi di miliardi di molecole di amore si muovono cercando il senso dell'esistenza, il senso di quei colori che formano la sagoma dell'amore festoso, giocoso, colmo di tutti i colori che formano l'arcobaleno di un corso misterioso, che si cela dietro il velo di una divina commedia umana ma ... svilita esistenza.
Nella luce si muovono infiniti automa vestiti di apparenza, coriandoli di frammenti di Dio che cercano di ri-svegliare le anime dal torpore in cui ogni frammento di noi si è inabissato per ritrovare la scintilla divina.
Maschera dipinta di tristezza è la vita di una depressa esistenza in cui nel tutto abbiamo trovato il nulla, non vedendo il tutto che si nascondeva in quel nulla che da sempre non vedevamo, perchè nascosto in noi.
Nel giallo tepore del sole la vita si svela con un raggio di luce che illumina il buio, decretando la sua fine, dipingendo i contorni di una verità celata da mille turbamenti, avvolgendo di dolcezza l'oceano di quel Dio che da sempre chiedeva di riscoprire in noi la sua essenza.
Nell' Arlecchino si dipinge la vita che appesa a fili di invisibili mani riconduce al sorriso le lacrime rivolanti di quei volti delusi, frustrati, amareggiati dalla non consapevolezza che l'amore è in noi come un tripudio di colori, e fiori, e sapori di vita che ... al di la di ogni maschera svela la propria esistenza.
Grazie Giovanna, è bellissimo e lo sto amando, è la gioia che si svela, e tu hai illuminato con le tue mani piene di verità ....
Sara Gàlea
 


commento di Giovanna Candida sull'opera Arlecchino Birichino - martedì 15 febbraio 2011 alle ore 18:54

Ciao  Giovanna, grazie per l'apprezzamento e la pioggia di voti, complimenti per i tuoi lavori li trovo molto originali, con molta personalità , un saluto


commento di Felice sull'opera Arlecchino Birichino - venerdì 18 febbraio 2011 alle ore 18:56

Un pezzo prezioso che parla di vanità e femminino in una rappresentazione definita di quello che l'autrice rende favola e gioco.La trasparenza del pizzo,lo specchio,declinano nel verbo apparire ciò che molte donne sentono come un privilegio congenito della bellezza.E' un gioco a ritrovarsi e a fantasticare di se stesse,senza dover divenire oggetti di desiderio per uomini senza scrupoli.
che c'è?
Così che l'artista riesca a trasformare una semplice donna in una splendida principessa.
Recensione di Daniela Bisin


commento di Giovanna Candida sull'opera Cenerentola - domenica 20 febbraio 2011 alle ore 17:50

Giovanna Candida DIOGENEIn quest'opera, l'artista ha voluto rappresentare un padre alla ricerca del figlio.Ma il vero senso è Dio che cerca l'uomo, suo figlio, disperso nell'ombra del male e della seduzione del mondo.Lo cerca sulla terra, perchè sa che si nasconde. E il figlio conosce quel padre che lo ama e lo cerca, ma ha paura di in...contrarlo,perchè sa di perdere i suoi attaccamenti terreni.Come un albero spoglio allora, quel Padre attende che fiorisca la primavera nel figlioper abbracciarlo come Cristo alla Croce.Recensione di Andrea Iaia

Poesia di Andrea IaiaDove sei piccola luce nascosta tra le braccia sottili della madre terra! Che hai affidato il tuo tempo alla notte svestita di sogni e al miraggio di conquiste di ombre e di guerra. Il tuo tempo è prezioso. e ti cerco come un padre che guarda lontano, per distinguere la morte viziosa che si avvicina alla vita e le tende la mano. Dove sei, scheggia impazzita che fai piangere il cielo anche quando i suoi occhi sono tersi e asciugati! Con il volto abbassato fuggisti ancor prima nella luce del creato. E ti nascondi dietro un bel viso, ma il tuo cuore è immutato e dentro sei un ladro di sorrisi. E allora ti cerco come un albero spoglio che allarga le braccia e perde le foglie. Ma anche come un uomo che tanto ha già visto. Ti cerco alla luce come un povero Cristo.
 


commento di Giovanna Candida sull'opera Diogene - domenica 20 febbraio 2011 alle ore 17:52

E' un immagine inusuale per Giovanna Candida quella di questa opera.La pittrice che come consuetudine usa in modo variegato e acceso tutti i colori,qui spenge i suoi consueti cromatismi e accende un bianco e nero di rara eleganza e raffinatezza.Torna ,come spessissimo nelle sue ultime opere,il simbolo femminile della l...una,e sorprende vederla con una fisionomia quasi realistica di corpo celeste sospesa in uno spazio buio,immersa in una moltitudine di minuscole luci a farle da contorno (stelle?).Immagine di solitudine e di isolamento in una spazialità che non le appartiene per natura,lei così gioiosa e brillante.In primo piano una piuma bianca,come vagante in questo spazio indefinito,forse una speranza o forse memoria della presenza di un uccello simbolo trasmigratorio di passaggio,trasformazione.Verosimilmente simbolo di un maschile che sembra si allontani. Daniela Bisin


commento di Giovanna Candida sull'opera Io e la luna - domenica 20 febbraio 2011 alle ore 17:56

GRAZIE DI CUORE,, GIOVANNA, PER I TUOI TANTISSSSSIMI VOTI!!!!   SONO FELICE CHE I MIEI PAESAGGI TI SUSCITINO EMOZIONI!!!!PER ME E' MOLTO GRATIFICANTE!!                         ANCHE LE TUE OPERE SONO UNICHE NEL SUO GENERE .........MOLTO MOLTO PERSONALIZZATE......CONTINUA COSI' UN BACIONE..... MITA.


commento di Mita sull'opera Io e la luna - lunedì 21 febbraio 2011 alle ore 22:37

Molto particolare: complimenti !


commento di Arcangelo Delfino sull'opera Il tempo nell'Universo - mercoledì 30 marzo 2011 alle ore 21:58

Molto bello !


commento di Arcangelo Delfino sull'opera Giovanna con l'arco - mercoledì 30 marzo 2011 alle ore 21:59

Il ventaglio di Danica: Opera di Giovanna

Il ventaglio di Danica

Gli amori sanno di mare
nascono tra le onde e muoiono tra le onde
e Danica aveva un ventaglio
per un amore di sabbia e di sale
e Danica aveva un sogno
ma finì un mattino di giugno
sul peschereccio diretto a Medulin

Il ventaglio regalato da Divan
e due figli di sole e di luna
una vita
non potrebbe bastare
una vita per raccontare
ma gli amori finiscono in mare
e lei si gettò
nella spuma
in un giorno di calma e bonaccia
per amore solo per amore.

Il ventaglio raccoglie conchiglie e dolore
il ventaglio trattiene la sua collana
il ventaglio mi ha raccontato la storia
il giorno che l'ho ritrovato
dei suoi figli nulla ho saputo
del suo nome
l'odore di more
ed io pittore dei sogni
lo regalo a Giovanna ed io
lo regalo alla pittrice del mare.

Giuseppe Diodati

 


Il video è stato creato e recitato dallAttore di Prosa Franco Picchini al quale ringrazio con infinito Amore

http://youtu.be/Ws1XadCVWGI

 

http://larabafenicedigio.blogspot.com/2011/05/il-ventaglio-di-danica.html


commento di Giovanna Candida sull'opera Il Ventaglio di Danica - mercoledì 25 maggio 2011 alle ore 20:52

Complimenti, davvero bello!


commento di Federica Veggiato sull'opera Il mio Corvo - lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 15:04

Quando vogliamo rappresentare qualcosa, dobbiamo sempre provare a farlo, e poi verremo premiati, brava ci sei riuscita benissimo.


commento di Federica Veggiato sull'opera La mia onda - lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 15:07

 intrigante...

complimenti!!!


commento di Coma sull'opera Il tempo nell'Universo - lunedì 30 gennaio 2012 alle ore 20:13

Grazie  a  tutti   io  qui  non ci so fare  molto   ma grazie di  cuore  a tutti

 


commento di Giovanna Candida sull'opera Il tempo nell'Universo - lunedì 30 gennaio 2012 alle ore 22:21

bellissimo complimenti


commento di Nikos sull'opera Arlecchino Birichino - martedì 31 gennaio 2012 alle ore 07:34

GRAZIE  A TUTTI   PER I  COMPLIMENTI E  VOTI

 

 


commento di Giovanna Candida sull'opera Arlecchino Birichino - martedì 31 gennaio 2012 alle ore 08:28

 è un bel pò che mi frulla la stessa idea... :O) brava!


commento di Iacobelli sull'opera Atlantide - giovedì 21 febbraio 2013 alle ore 15:32

La composizione è notevole- Le significazioni della descrizione personale è emotivamente coinvolgente - Peccato che il punto focale dell'insieme, cioè il violino, non è Dipinto ma solo oggetto posato lì ---


commento di Riccardobattigelli sull'opera Il tempo nell'universo - giovedì 05 settembre 2013 alle ore 19:24
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